I DUE GENTILUOMINI DI VERONA
(Two Gentlemen of Verona)
1590-1595
Commedia in cinque atti
Autore: WILLIAM SHAKESPEAREStratford-upon-Avon, 23 aprile 1564– Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616Fu un drammaturgo e poeta inglese, soprannominato il "Bardo dell'Avon".
(Scusate se le nozioni su Shakespeare sono così risicate, ma ci sarebbe troppo da
scrivere)
Trama:
Inizialmente comincia come una normalissima commediola amorosa, dove due amici, uno devoto all'amore (Proteo) e l'altro completamente insensibile (Valentino), si separano per vivere la loro vita come meglio credono.
Quando poi si ricongiungono, Proteo scopre che Valentino è diventato devoto all'amore. Fin qui è tutto normale, poi Proteo si innamora di Silvia, l'amata di Valentino, dimenticando la sua Giulia.
E qui comincia il bello della storia, in un intreccio di inganni e spergiuri da parte di Proteo.
Valentino si ritrova esiliato e a capo di un gruppo di banditi alla Robin Hood, mentre Giulia, travestita da uomo per poter stare vicino al suo amato, finisce per umiliarsi facendogli da servo e portando le sue lettere d'amore a Silvia.
Vi è un personaggio molto divertente, quasi del tutto inutile alla storia, ma che allenta la tensione degli intrighi, strappando sorrisi con le sue buffonate, i suoi discorsi a vanvera e il suo cane. Ciriola, il buffone di Proteo, costituisce la parte piccante della storia, quella che solletica a girare pagina, stampandoti sulla faccia un sorriso ebete.
Consiglio:
se non lo avete ancora letto, dovete leggere “Amleto”!
Commento personale:
sono rimasta molto delusa dalla facilità con cui tutti hanno perdonato Proteo, nonostante quello che aveva fatto, soprattutto Giulia, neanche mezza pedata gli han dato: se la sarebbe meritata, se non anche due legnate ben assestate!
Ma Shakespeare, si sa, promuove il perdono!
Voto:
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