LA MANO SINISTRA DI DIO
(The Left Hand of God)
Autore: PAUL HOFFMAN
Serie: La Mano Sinistra di Dio
Trama: La storia comincia in una specie di monastero, dove ragazzi di ogni età vengono addestrati al combattimento, sotto una ferrea disciplina di botte e paurose storie sulla dannazione eterna.
E fin qui pensi “ma perché ho comprato questo libro?”.
Protagonista principale Thomas Cale, che, per salvare una ragazza da una dei Redentori, che voleva ucciderla, escogita un piano di fuga insieme agli amici. E, quasi in modo scontato, riescono a fuggire nonostante la fama del monastero nell'impedire ai suoi accoliti di scappare. E allora pensi “dai, mi
devo ricredere, non è niente male!”. Sul serio?
Il resto della storia si svolge, troppo lentamente a parer mio, in un susseguirsi di incontri con altri personaggi con cui i tre ragazzi e la ragazza, si ritrovano a interagire in modo positivo o negativo.
Il resto della trama non ve la dico, non voglio cadere in qualche spoiler.
Commento personale:
le prime pagine sono molto lente, poi ingrana la quarta e parte, per poi tornare ad una lentezza quasi irreale, con descrizioni troppo dettagliate di cose di poco conto.
Ma certo, scriviamo 10 pagine per scrivere i testi delle canzoncine che, emeriti sconosciuti, cantano come se fossero allo stadio, mentre sta per svolgersi un combattimento.
Il combattimento ovviamente dura una pagina, ma almeno sai che canzoncine cantare quando non ti prende sonno la notte!
Vogliamo parlare degli sbalzi emotivi del protagonista? Passa da zero a sclero in meno di due parole. Cioè, solo perché una tipa vista una sola volta per trenta secondi, distoglie lo sguardo, lui gonfia di botte uno e spezza una spada importante senza motivo.
Posso capire che questo era un bullo, ma perché spezzare la spada in modo così teatrale? Posso anche capire che il protagonista non è capace di relazionarsi, ma capace o no, se una persona distoglie lo
sguardo, tu non picchi quello che sta accanto!
Ok, forse questo è spoiler, ops!
Sono rimasta molto delusa da questo libro, e non intendo leggere gli altri due. Penso che molte scene forzate, servissero a introdurre quelle importanti, probabilmente perché l'autore non trovava modo migliore, e credo che una buona parte del libro poteva essere tagliato per poter far spazio a cose più
importanti: in 400 e più pagine, non è successo molto e non ci sono stati molti passi avanti.
Le ultime 100 pagine, inoltre, sono state un vero dramma: lente in modo spasmodico e la battaglia più triste e più piena di parole che dicevano infine la stessa cosa, mai letta prima!
Se lo avete letto, o se pensate di leggerlo, commentate questo post scrivendomi cosa ne pensate, se vi è o meno piaciuto.
Purtroppo a me non è piaciuto, ma i miei gusti non sono legge, e sono aperta a sentire tutti i vostri
commenti!