Link alla recensione del primo: Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali #1
Trama:
" Chi è Jacob Portman? Un ragazzo qualunque finito dentro un'avventura più grande di lui, o un predestinato, uno Speciale dai poteri prodigiosi, abilissimo investigatore dell'ombra e cacciatore di mostri terrificanti? Nessuno lo sa. L'unica cosa certa è che sembrano trascorsi secoli dal giorno in cui la misteriosa morte del nonno lo ha spinto a indagare sul suo passato, catapultandolo sull'isoletta di Cairnholm, al largo delle coste gallesi. È qui che si imbatte nella bizzarra e affascinante combriccola dei Bambini Speciali: creature dotate di poteri curiosi e irripetibili, membri superstiti di una stirpe meravigliosa, obbligati, per sfuggire alla persecuzione di un mondo ottusamente Normale, ad affidarsi alle inflessibili cure di Miss Peregrine, la donna-uccello in grado di manipolare il tempo. Ma ora che Miss Peregrine è ferita e non riesce a ritrovare le proprie sembianze umane, i Bambini Speciali e Jacob saranno costretti a vedersela da soli con coloro che minacciano di distruggerli usurpando la loro stranezza e dovranno abbandonare l'eterno presente in cui hanno vissuto per avventurarsi nel mondo reale. "
In questo libro ritroviamo
Jacob e i bambini speciali in viaggio, alla ricerca di una soluzione per
aiutare Miss Peregrine a ritrasformarsi.
L’avventura è lunga e
sembra percorsa da sfighe infinite. Nonostante il tempo vergognosamente lungo
che ci ho messo a leggerlo, due settimane super giù, mi è piaciuto quasi quanto
il primo. Non l’ho trovato noioso però devo dire che Jacob ci mette un po’ di
suo a rendere le cose un po’ più pesanti. A volte mi ha ricordato una ragazzina
da romanzo rosa, ma niente di insostenibile intendiamoci.
Alcune scene ho riso
veramente tanto, alcuni personaggi e alcune battute (tipo una nello specifico di Horace) mi hanno fatto sbellicare come
una matta, roba da ritardati ma non ho potuto farci nulla.
Il bello di questi due
libri è il fatto di avere un gruppo di persone diverse da loro che battibeccano
e rendono la lettura piacevole e stimolante anche nei momenti peggiori.
Ogni personaggio ti da
qualcosa e non può non piacerti, anche quel cinico di Enoch ti sta a cuore per
le sue battute sarcastiche che dolente o nolente ti fanno sorridere. Hugh
soprattutto che non immaginavo potesse rendersi così utile.
Pensandoci è il primo
libro dove non trovo un personaggio che non mi piace. Tutti mi dicono qualcosa,
anche Emma che dovrebbe starmi antipatica a priori perché è un po’ la prima
donna della trilogia mi piace. Il che ha del miracoloso veramente.
Ora leggerò all’ ultimo
libro della serie, ho letto varie recensione che parlano di quanto sia noioso e
quindi devo scoprirlo alla svelta se hanno ragione oppure no.
Per adesso confermo le
quattro stelle
Alla prossima lettori.
Spoiler! Spoiler! Spoiler!
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Lettori avvisati!
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CHE FINALE!!
Si intuiva che doveva pur
avere qualcosa in più e rendere inoffensivi i Vacui e trasformarli in animali
da compagnia? PERFETTO foto Ace Ventura
Un tocco di classe.
Proprio per questo non vedo l’ora di leggere il terzo e vedere i Vacui docili
obbrobri della natura.
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